giovedì 24 novembre 2016

Step 12: Il colore in cucina



Il colore nella cucina

Mai nessun produttore è riuscito a replicare la varietà e qualità di cibi prodotti dalla natura, così come la gamma cromatica che essa li ha attribuito.
In natura sono infatti presenti centinaia di alimenti tra frutta e verdura che si differenziano per: gamma cromatica, dimensione, sensibilità ai sensi, ecc...
Non è stato perciò troppo complicato  riuscire ad attribuire il colore in esame ad un alimento. La ricerca si è conclusa sulla Barbabietola rossa l'alimento che più si è avvicinato alla gradazione cromatica del Rosso Pompeiano.





Barbabietola rossa
La barbabietola rossa, anche detta barbabietola da orto, è una pianta erbacea annuale caratterizzata da interessanti proprietà.

Appartiene alla famiglia delle Chenopodiaceae ed il suo nome scientifico è Beta vulgaris. L’utilizzo a scopo alimentare di questo tipo di barbabietola risale a tempi antichissimi, tanto che se ne hanno notizie addirittura in un papiro babilonese. La barbabietola rossa è composta per circa l’87 % da acqua, 1,6 % da proteine, 0,15 % da grassi, 2,8 % da fibra alimentare, 6,8 % da zuccheri, 1 % da ceneri e da carboidrati.

I minerali presenti sono: ferro, magnesio, zinco, rame, manganese, selenio, sodio, il potassio, il ferro, il calcio ed il fosforo.

Le vitamine contenute nella barbabietola rossa sono la vitamina A, le vitamine B1, B2, B3, vitamina C e J.
Questi gli aminoacidi: acido aspartico e acido glutammico, arginina, alanina, cistina, glicina, fenilalanina, istidina, isoleucina, leucina, lisina, prolina, metionina, serina, tirosina, triptofano, valina e treonina.
Il caratteristico colore rosso delle radici di questa barbabietola è dovuto alla presenza di un vero e proprio colorante naturale, l’E 162, che viene utilizzato nell’industria alimentare per migliorare l’aspetto di altri alimenti.
La barbabietola rossa è ricca di zuccheri ed è per questo motivo che i diabetici devono fare attenzione al modo ed ai dosaggi in cui la consumano.

Curiosità:


Gli antichi romani pensavano che la barbabietola rossa fosse afrodisiaca. La credenza è oggi supportata dalla scienza che ha dimostrato che mangiare barbabietole stimola la produzione di ormoni sessuali.
Le foglie della barbabietola rossa si possono mangiare e cucinare come qualsiasi altra verdura del genere, sia da sole che in unione con altre.
Gli effetti benefici delle barbabietole rosse sono dati da una reazione chimica molto complessa durante la quale i nitrati in esse contenuti vengono convertiti dai batteri della nostra bocca in nitriti e, una volta nel nostro organismo, si trasformano in molecole fondamentali per il controllo della pressione sanguigna.

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